Speleo Club Ribaldone - Genova

Gruppo speleologico fondato nel 1970

Scavi a Pontinvrea

Non molliamo mai!

Sino a Sabato sera ignoravo pure che cosa fare la domenica. Ero indecisa tra il ronfare tutto il giorno o , mossa da incredibile iperattività, guardare un dvd stravaccata sul divano per concludere degnamente la serata prendendo un aperitivo.

Ignara che la sera di sabato durante la "grandiosa festa" dell croce di Serrà Ricco' [...] saremmo stati raggiunti dai coniugi Vernassa.

Manco a dirlo dopo nemmeno mezza birra si parla già di scavare.

E così appuntamento comodo per la domenica mattina. Mattina? Ho detto COMODO!

E infatti ci vediamo per le undici e mezza. Arrivano Ale e la Riki a prendermi sotto cas, davanti alal chiesa che a quell'ora voomita gente dal portone principale. E qui la preoccupazine della Riki "e adesso come la vediamo la Ste"

Manco a dirlo: maglietta da supermen e zaino arancione sulle spalle non passo certo inosservata . Salgo sul Suzukino dei Coniugi Vernassa e partiamo alla volta di...PEGLI . Pausa dovuta a recupero materiale e recupero Giuseppe.

Finalmente siamo in autostrada. Sosta all'autogrill d'obbligo e dopo un po' finalmente siamo in zona Pontinvrea. Posteggiamo e carichiamo il materiale sulle spalle per poterlo trascinare lungo tutto il percorso che ci separa. Dubbiosi e anche un po' restii inizimo a imboccare il sentiero di ... 5 metri scarsi

Ci cambiamo e iniziamo ad addentrarci in questo grottone che sembra non finire mai.

Abbiamo già scavato...2 metri di roba

Prima la Riki si infila e con una cazzuola inizia a tirare via terra (ma se la museruola si mette sul muso, la cazzuola dove si mette? )

Dietro io che aseptto che mi passi i secchi colmi di terra.

Ale si diverte con un generatore per far dfunzionare un demolitore che scopriremo rotto.

Giuse si diverte a tirre fuori tutta l'attrezzatura da rilievo per rilevare mezzometro di cavità.

Nel frattempo ci raggiunge anche Max con il nuovo casco che potrete godere nella sezione foto , la figlia Erica e il cane Asha. Metà di mille per un metro quadro di grotta.

La giornata prosegue alternandoci nell'angusto pertugio per tirare via pietre e supposizioni sul "cosa ci sarà".

A metà pomeriggio dei nuvoloni grigio piombo non preannunciano niente di buono. Decidiamo di salire in macchina prima di rischiare di ritirarci per la pioggia improvvisa.  Raccattiamo tutto il materiale e saltiamo sulle macchina in direzione Garbetto.

Prendiamo su solo il Defender di Massy e il Suzukino di Ale, sembra che la strada non sia adatta a una macchina che non sia un fuoristrada. Peccato che quando arriviamo non sembra adatta nemmeno a un fuoristrada. Io dal Suzuki trasbordo sul defender, ma anche in due soli Ale e la Riki devono abbandonare la jjeep prima di arrivare a destinazione. Dopo pochi minuti siamo pero' sul sentiero che ci condurrà al Garbetto. Entriamo. Ale, Giuse, Max, Erika piccola, Asha (il cane speleo) Erica Grande, ed io. Attrezzatura: un casco e una tikka. Qui non si vede una fava (ma lo posso dire sul sito? )

La grottina è davvero caruccia. Peccato che io sia piu' propensa a non spaccarmi la testa contro qualcosa di contundente.

Usciamo dopo pochi minuti perchè la moglie di Max ci aspetta per andare a mangiar euna pizza. E vuole Erica a casa per cmbiarle, peccato che solo allora ci rendiamoconto di essere entrati al Garbetto vestiti "da pizzeria" (sto ancora septtando delucidazioni dalla Riki su che cosa voglia dire "vestiti da pizzeria" forse quando si hanno le camicie a quadri...boh....)

La serata finisce come al solito con le gambe sotto il tavolo, discorsi seri e inopportuni e il povero Ale che ci riporta a casa mentr io e la Riki ci diamo il cambio a russare....

 


Commenti:

stefania
stefania
Perchè non riesco a leggere il commento di Giuse?!?!:!

sconosciuto
sconosciuto
perche' non ho scritto nulla



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